FIARC – Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna

FIARC è una federazione di associazioni sportive, denominate COMPAGNIE, che condividono l’amore per la natura e per il tiro con l’arco. Questa disciplina si svolge in affascinanti percorsi che si snodano in boschi e prati, creando situazioni di simulazione venatoria grazie a realistici bersagli tridimensionali.

Il 23 settembre 1983 gli Arcieri Cesare Ambrogetti, Marco Biaggi, Zeno Fedeli, Gabriele Frione e Alberto Rastelli si riuniscono in via Larga a Milano per depositare nelle mani del Notaio Silvia D’Alonzo l’Atto Costitutivo e lo Statuto della FEDERAZIONE ITALIANA ARCIERI CACCIATORI.

Si tratta di una Federazione di Compagnie, come vengono chiamate le associazioni sportive di arcieri cacciatori, ma non solo. Cesare Ambrogetti è il primo Presidente, Zeno Fedeli il primo Segretario.
La prima Compagnia fondata è quella degli Arcieri della Selva, seguita immediatamente da quella degli Arcieri delle Groane. Ne seguiranno ben presto molte altre e il bacino di raccolta degli appassionati del Tiro di Campagna si allargherà al Piemonte, al Veneto, all’Emilia-Romagna, alla Toscana, al Lazio, alla Campania.
 Il 1° gennaio 1987 la FIARC si affilia all’IFAA, International FieldArchery Association.

L’8 settembre 1990, nell’Assemblea Straordinaria indetta in concomitanza con il Primo Campionato Italiano (Livigno 7-8-9 settembre, organizzato dalla Compagnia Arcieri Outers di Lecco), il nome viene cambiato in FEDERAZIONE ITALIANA ARCIERI TIRO DI CAMPAGNA, lasciando lo stesso acronimo FIARC.

Bersagli in movimento, bersagli a tempo, sfruttamento della morfologia del terreno per creare difficoltà di tiro, giochi di luce nella boscaglia: elementi che fanno del nostro Tiro di Campagna con l’Arco un’attività sportiva unica nel suo genere.

Nel Tiro di Campagna con l’Arco un arciere non troverà mai un tiro uguale ad un altro, nemmeno nell’ambito di una stessa piazzola, dove le frecce saranno sempre a diverse distanze, rigorosamente sconosciute.

Il Tiro di Campagna con l’Arco è un’attività adatta a persone di ogni genere e di ogni età. Si utilizzano prevalentemente sagome tridimensionali in materiale sintetico espanso, raffiguranti animali. L’uso di questi bersagli è particolarmente stimolante per l’arciere, che non conosce mai la monotonia, sia per la difficoltà oggettiva del tiro sia per la dinamicità dello stesso.

L’ARCO STORICO è un arco che riproduce un modello antico, realizzato con tecniche e materiali simili a quelli impiegati nell’epoca storica di riferimento. In genere si tratta di archi molto semplici, abbelliti da fregi e decori e usati con frecce di tipo tradizionale.

Il LONGBOW è l’arco lungo europeo a curvatura unica. Usato da soldati e cacciatori fino all’avvento delle armi da fuoco, è composto da un unico corpo quasi tutto in legno. In FIARC si usa solo con frecce in legno e penne naturali, e si tira con entrambi gli occhi aperti.

Il RICURVO è un arco a doppia curvatura. Fabbricato da sempre con materiali diversi, si compone di una parte centrale rigida e di due flettenti, a volte smontabili. Si usa con frecce in alluminio e/o carbonio, e nella categoria “arco nudo” si può tirare chiudendo un occhio.

L’arco TECNOLOGICO, riconosciuto dai più come arco COMPOUND, è un arco con un sistema di leve e carrucole per ridurre lo sforzo e aumentare stabilità e potenza. Nato nel 1967, è più complesso da mettere a punto ma più prestante. Si usa con le stesse frecce del ricurvo e a seconda della categoria impiega accessori di mira.

Affiliata a:

 IFAA

Society of Archer-Antiquaries

*Articolo tratto dal sito ufficiale FIARC

La filosofia del tiro istintivo

Il tiro istintivo più che una tecnica è una filosofia di tiro con l’arco. Ogni arciere potrà sentirsi “istintivo” se saprà osservare una “condotta morale” per cui possa essere considerato tale.

La pratica del tiro istintivo venatorio, proprio perché naturale ed innata, è difficilmente identificabile in una categoria sportiva con rigide regole da rispettare.

Tuttavia un arciere che pratica il tiro istintivo venatorio adotta una tecnica che può essere individuata nei seguenti punti:

  • La cocca va tenuta tra il dito indice ed il dito il medio.
  • L’aggancio ed il punto di rilascio devono essere comunque fissi, con il dito indice non al di sopra della linea della bocca.
  • La freccia deve essere scoccata non appena raggiunto il punto di rilascio.
  • Tutte le fasi del tiro devono avvenire con entrambi gli occhi aperti.
  • L’arco deve essere caricato in unica progressione partendo dal basso.
  • L’arco va tenuto in posizione leggermente inclinata.
  • Il corpo deve prendere parte al tiro inclinandosi in avanti.
  • Il libbraggio dell’arco deve essere consistente, proporzionato alla muscolatura dell’arciere.

Gli obiettivi

Il tiro venatorio è storicamente legato al concetto di tiro istintivo. Questa “filosofia di tiro” ha come fulcro la capacità insita nell’uomo di proiettare all’esterno le proprie emozioni, di colpire un bersaglio guidando la freccia utilizzando unicamente il proprio essere. L’arciere istintivo deve sapere unire alla massima concentrazione anche una velocissima esecuzione del tiro.

Il tiro istintivo venatorio, praticato con archi tradizionali, è stato il punto di partenza su cui la FIARC si è basata per sviluppare la pratica arcieristico-venatoria in Italia. Il tiro con l’arco è di per sé sinonimo di tradizioni appartenute a tempi ormai lontani e perse con il passare dei secoli. La nostra Federazione tende al recupero di questo patrimonio culturale con particolare attenzione verso le pratiche venatorie.

La FIARC abbraccia un vastissimo campo di tecniche e tecnologie, accomunate da un unico fine venatorio, e le innovazioni tecnologiche sono entrate anche in questo mondo storicamente legato al legno, al corno e al tendine. Una Federazione di arcieri non può non prendere in considerazione archi estremamente validi come il Compound o accessori come i mirini e gli stabilizzatori da caccia. Quindi nel passato, nel presente e nel futuro della FIARC convivono queste due anime che, con pari dignità, ma con strumenti diversi percorrono i campi di tiro uniti da un unico fine, cogliere il centro del bersaglio seguendo le regole della simulazione venatoria.

L’obiettivo finale che la FIARC si propone è quindi quello di promuovere e praticare un tiro con l’arco ricreativo, adatto a tutti i membri di una famiglia, per una sana vita sportiva ed ecologica a stretto contatto con la natura.

L’attività sportiva

L’attività sportiva si pratica con gare e manifestazioni consistenti in simulazioni venatorie in cui vengono utilizzate sagome tridimensionali raffiguranti animali.

Il regolamento prevede classi d’età e categorie di tiro, nonché diverse specialità. Le classi sono così suddivise: Cuccioli, Scout e Cacciatori separate tra Maschi e Femmine. Le categorie di tiro sono: Arco Storico, Longbow, Arco Ricurvo, Arco Compound, Stile Libero, Stile Libero Illimitato.

Diverse le specialità: Tiro alla Sagoma, Tiro al Volo, Pesca con l’arco. Il Tiro alla Sagoma si svolge su percorsi in montagna o in collina, lungo i quali sono dislocate un determinato numero di sagome d’animale fisse, mobili su carrucola oppure a tempo, sempre a distanze sconosciute. Si parte in squadre formate da tre a sei arcieri di cui uno è il Caposquadra, uno è il Cronometrista e due sono i Marcatori dei punti. La squadra raggiunge la piazzola di tiro assegnata ed a turno ogni componente esegue i suoi tiri, dopodiché si segnano i punteggi e quindi si raggiunge la piazzola di tiro successiva. Quando tutte le squadre hanno completato il giro la gara ha termine. Inutile descrivere il fascino di questo tipo di allenamento, attorniati da paesaggi splendidi ed in piacevole compagnia. Il Tiro alla Sagoma si articola su quattro tipi di gara: Battuta, Percorso, Round 3D e Tracciato. Le varie tipologie si differenziano per regolamenti diversi nel numero di frecce tirate, nella qualità dei bersagli, nella distanza dei tiri.

Il Tiro al Volo si svolge con le stesse modalità del Tiro alla Sagoma, con la differenza che i tiri sono tutti in movimento o al volo.

La Pesca con l’arco necessita di un’attrezzatura particolare: una freccia appesantita, munita di fiocina e vincolata all’arco tramite una sagola avvolta su di un rocchetto. Non essendo la pesca con l’arco autorizzata nelle acque interne, queste gare si svolgono in laghetti privati adibiti alla pesca sportiva.

Per ogni specialità si svolge ogni anno un Campionato Italiano, supportato da un calendario di prove di qualificazione e da Campionati Regionali.

Le attività sportive internazionali

La FIARC aderisce all’IFAA, International Field Archery Association, l’associazione internazionale per il tiro di campagna con l’arco. In quest’ambito si svolge ogni due anni, negli anni pari, il Campionato Mondiale ed ogni anno il Campionato Europeo di tiro di campagna (Hunter & Field).

Dal 1989 si svolge anche il Campionato Mondiale di Tiro con Arco da Caccia (Bowhunter), di cui l’Italia ha ospitato la prima edizione e quella del 2005. La cadenza è biennale, negli anni dispari, mentre annualmente si svolge il Campionato Europeo, organizzato dall’Italia nel 1995, nel 1997, nel 1998, nel 2003 e nel 2005.

L’Italia vanta attualmente diversi titoli europei e mondiali in quasi tutte le categorie.

*Articolo di Marco Fedeli dal sito Arco e Freccia